Studio sulla Luce / Aniceti
SALVATORI conferma la collaborazione con l’artista emergente Raffaele Salvoldi con un secondo appuntamento che ripropone il format istallativo tra sostenibilità e co-creazione, presentato durante la scorsa Milano Design Week. Dopo le opere effimere e altamente architetturali realizzate all’interno dello showroom del brand in Via Solferino a Milano, il progetto si sposta dal 20 agosto 2023 in una location d’eccezione: il letto del fiume Mastallone, nel punto dove si trova la Lama dei Carabinieri ad Aniceti, una frazione di Varallo in provincia di Vercelli.
Le opere di Raffaele Salvoldi si concretizzano in imponenti architetture sempre diverse, realizzate utilizzando migliaia di bacchette in marmo ricavate dagli scarti di lavorazione della pietra. “Vedere il progetto realizzato con Raffaele circondato dalla natura ha un significato molto importante per me. – afferma Gabriele Salvatori, CEO del brand - La collaborazione con Raffaele inserisce all’interno della nostra filosofia, con cui puntiamo a promuovere progettisti, artisti ed opere che vedano al centro l'uomo con il proprio ingegno e talento e le sue opere come strumento di sensibilizzazione verso la salvaguardia del pianeta, che è il bene più prezioso che abbiamo. L’obiettivo è ridare dignità ad ogni singolo frammento di materia prima, lavorando con parsimonia ed evidenziando che non esistono materiali di prima scelta e materiali di scarto, ma tutto sta nella nostra capacità di utilizzare al meglio gli elementi che la natura ci offre.” |
La consapevolezza di Salvatori di lavorare con un materiale naturale estremamente raro e prezioso, infatti, ha dato vita negli anni a numerosi progetti speciali, prodotti ed innovazioni volte a sensibilizzare e promuovere una filosofia produttiva che riduce al minimo gli sprechi. La collaborazione con Raffaele Salvoldi si inserisce proprio in questo filone di progetti.
I pezzi usati per la nuova istallazione riutilizzano inoltre gli stessi delle costruzioni realizzate a Milano, smontate e ricostruite nel fiume, promuovendo anche un’idea estremamente attuale di opera d’arte temporanea, slegata dal possesso dell’oggetto fisico. "Grazie a questa nuova collaborazione con Salvatori – racconta Raffaele Salvoldi - ho l'occasione di esplorare un nuovo scenario, costituito da due elementi arcaici, in costante connessione fra loro: la pietra naturale e l'acqua. L'opera sorgerà questa volta, anziché in uno spazio interno, in un luogo naturale a me molto caro, all'interno della Valle nella quale sono cresciuto e che amo; sarà quasi come un rituale, un'interazione gentile e lenta, tra i boschi, dentro l'acqua ai piedi delle montagne." |